Domanda:
...ogni giorno 4 morti sul lavoro...per 6 militari,tutti in lutto?
Cacioman
2009-09-18 03:39:59 UTC
..ogni giorno 4 morti sul lavoro e per 6 militari partiti volontari in luogo di guerra dobbiamo essere tutti in lutto?...che morte onorevole hanno fatto questi 6 ragazzi?..e' un onore forse esportare democrazia interessata al petrolio con l'aiuto delle armi?...in zone di guerra e' cosi' difficile morire per mano del nemico?...o e' piu' difficile in fabbrica?...perche' questi 6 ragazzi erano partiti volontari...per soldi o per difendere la patria?..la prima che ho detto..io penso!!...nessuno pensa ai 5000 euro mensili (o giu' di li') percepiti dai soldati in missioni di pace(guerra)...come nessuno pensa all'agente di commercio che muore in autostrada per andare a guadagnare qualche euro (difficilmente 5000 al mese)...e viene archiviato come "incidente autostradale"...chi fa i funerali di stato per questo povero cristo,morto sul lavoro come i nostri 6 militari?
24 risposte:
Eze
2009-09-18 05:16:14 UTC
Sai chi mi sta veramente sul càzzo?



Quelli che ti dicono "porta rispetto per i morti"

Le persone si rispettano da vive, non da morte...e mandarle in guerra non mi sembra tanto rispettoso! E il paradosso sai dove sta? Che sono quelle stesse persone che ce le mandano a morire, a propinarci poi sti lutti e sti cordogli inutili e ipocriti!



Non aggiungo altro.
maroc2
2009-09-18 04:26:49 UTC
io sono per dare un fucile anche agli operai in modo che lo usino per reclamare i loro diritti lavorativi, primo tra tutti la sicurezza.
2009-09-18 04:18:30 UTC
Il luogo comune di un Paese che fa schifo



esiste in Italia



ed è dovuto all'esistenza della feccia. Feccia fetida.



Ad esempio, coloro che auspicano "10, 100, 1000 Nassirya".



Altro esempio, chi vota costoro.
2009-09-18 03:51:02 UTC
Hai ragione, ma i morti sul lavoro dividono la nazione, mentre i morti in guerra aiutano i potenti a a trovare un punto di convergenza con la popolazione.... Un nemico comune, i talebani, eroi nazionali, i ragazzi morti, e la solita demagogia disgustosa on cui tuti (destra e sinistra) ci stano asillando da ieri..... io ritirerei imediatamente le truppe dall'afganistan, abbiao gia fatto abastanza danno e gli afgani la non ci vogliono.... sono mussulmani e li va bene cosi.... come noi vediamo loro arrestrati, medievali e integralisti, loro vedono noi libertini, consumisti e laici.... non ci sono punti di incontro....
Diana cacciatrice
2009-09-18 04:44:00 UTC
Fare pubblicità ai morti dell'esercito serve a creare ed acuire un senso di nazionalismo e patriottismo, in un momento storico in cui il nazionalismo è indispensabile ai partiti bellicisti.

Fare pubblicità ai morti sul lavoro ha il risultato opposto: genera sfiducia nel sistema.

I morti di entrambe le parti sono solo tesserine per i media, da sfoderare a seconda delle congiunture politiche: e questo lo dico con tutto il rispetto per chi ha perso la vita facendo il proprio lavoro, in cantiere o in Medioriente.

Ti saluto.
2009-09-18 03:53:18 UTC
anche a me fa più pena un morto sul lavoro che uno che volontariamente decide di fare il soldato e schiatta. se ammazzano un poliziotto vado in lutto? NO. il rischio fa perte del mestiere (e del salario).
Karin
2009-09-18 05:06:37 UTC
Io dico, per carità mi dispiace moltissimo.

Ma se permettete a me dispiace molto di più per i civili che sono morti tra i quali molti bambini..

che soldati che di propria volontà vanno in situazioni di guerra, meritano ogni lode per questo, ma non si può dire certo che non sono consapevoli dei rischi che corrono. e questo vale per ogni soldato non solo per gli italiani, sembra che ci si ricorda di questa atrocità solo quando muore un soldato italiano
2009-09-18 04:15:05 UTC
fare il paragone come qualcuno ha fatto fra soldato e poliziotto è azzardato.

certamente quando uno sa che facendo il soldato può andare a finire in Afghanistan,sa quali rischi corre,soprattutto sapendo che l'Italia in fatto di armamenti è allo sbando totale,quindi dovrebbe sapere anche che al minimo acutizzarsi delle ostilità i talebani useranno rpg più avanzati e disintegreranno un Lince,che per quanto ne dica Hns in un'altra domanda,è un veicolo da perlustrazione,nè di difesa nè di attacco.ha una leggera blindatura per proiettili fino a 12mm e per mine di bassa potenza.

poi c'è da dire che in genere un soldato non fa tante riflessioni su perchè scoppiano le guerre:sono l'ultima ruota del carro.obbediscono e basta.danno il loro sangue per arricchire i soliti industrialotti.sai quanti begli oleodotti gli americani costruiranno lì e quale azienda italiana vi parteciperà?e indovina quale azienda italiana fornirà gli autoveicoli per la costruzione?

le guerre si fanno per soldi,ma ci vanno di mezzo sempre i più poveri
Pitz Bache
2009-09-18 05:28:45 UTC
La morte è morte, sia del soldato che del lavoratore. Se ti riferisci alla morte per portare la ragione da una parte cadi inevitabilmente in contraddizione, perchè non pùò essere di valore maggiore da una parte rispetto all'altra. Se poi hai fatto il militare dovresti sapere che fare il soldato è comunque un lavoro, in qualunque modo la si voglia vedere. Pasolini, che era "sciocco", diceva che si sentiva dalla parte dei poliziotti, dopo gli scontri di Valle Giulia, perchè loro stessi figli di povera gente. Questo è un altro argomento, ma è solo per portare l'esempio di chi era capace di vedere le cose per quello che erano, e sono. Il problema è sempre più in alto, e sempre in altro "posto", e finchè si faranno distinzioni di questo genere, non ci sarà mai la compattezza necessaria a cambiare sostanzialmente le cose. Come sarebbe necessario accadesse, almeno approssimandoci a ciò che dovrebbe essere "meglio", almeno in tentativi verso soluzioni ampie e di carattere etico e morale, e non certo per differenziazioni.



Da uno di sinistra attento alle ragioni che esprimi: Attento a non cadere nel tranello di dare colpe a chi campa, magari in lavori discutibili, facendo il gioco di chi si avvantaggia di questo. Metti al centro l'uomo e i suoi limiti, e rispettalo, ma contrasta le strutture, semmai, anche di pensiero, che sono il problema.
Mario
2009-09-18 04:20:40 UTC
rifletti su questo: fa molto più notizia una morta ammazzata (volontariamente), come di recente una ragazza marocchina uccisa dal padre, che non il rappresentante di commercio morto a seguito di un incidente d'auto, che può capitare a tutti noi.

analogamente qui ci troviamo di fronte ad un attacco preordinato ed il numero dei morti è elevato: se fossero morti per il ribaltamento del veicolo, magari per l'imperizia del conducente, la notizia avrebbe fatto meno scalpore.

probabilmente tu scrivi così perchè hai un particolare orientamento politico: è lecito esprimersi contro una scelta del governo e dei politici (sono ben pochi quelli che sostengono un nostro disimpegno), ma non ci si deve compiacere se -per le loro scelte giuste o sbagliate che siano- dei nostri simili hanno trovato la morte.

comunque nessuno ti obbliga a sentirti in lutto; consenti però a chi è quantomeno dispiaciuto di non rallegrarsi per quanto è accaduto
?
2009-09-18 06:53:50 UTC
Finalmente uno che capisce! complimenti, apprezzo moltissimo le tue riflessioni!! BRAVO!

Non sprecare tempo a chiedere a SILVIO QUATTRO SEMPRE di rispondere alle tue domande, non sa neanche scrivere in italiano..leggi le domande che ha postato, e capirai che è così ignorante da non distinguere "anno" da "hanno".

E ancora bravo!!!!
2009-09-18 09:46:18 UTC
Mi dispiace per i sei morti e per tutti quelli che ogni giorno muoiono sui posti di lavoro che i giornali neanche riportano. Se dovessero fare un telegiornale con gli incidenti mortali e non sul lavoro non basterebbe l'intero TG. La notizia di incidenti stradali di gente che va a lavorare a stento viene riportata a livello locale. La morte fa sempre male e fa discutere, sia che avvenga per causa violenta (vedi forze dell'ordine) o per causa accidentale (incidenti sul lavoro).

Purtroppo questa è una guerra mascherata da missione di pace e sarebbe anche ora di far rientrare i nostri militari.

Sono d'accordo con CACIOMAN tutto gusto ciò ch dici.

Saluti
Rebecca
2009-09-18 07:57:21 UTC
non vedo perché dovrei piangere per i militari di ieri e non per le vittime della miriade degli altri conflitti ora in corso che sono morti ieri.



la morte di un uomo ha lo stesso valore che sia militare o civile e qualunque sia la nazionalità.



ps: ieri sono morti anche 10 civili anche se non erano italiani erano sempre uomini.
·´¯`·.› ∂αg∂α 87
2009-09-18 06:49:25 UTC
Sono d'accordissimo con te.



Hai perfettamente ragione e , da quello che ho notato, in queste risposte e in altre correlate alla stessa domanda, è che la gente ( credo ) voglia far finta di non capire.



Come ho già risposto in un'altra domanda simile, il dispiacere per queste persone morte c'è veramente perchè la Morte non guarda in faccia a nessuno... ma un conto è morire per un infarto , uno per mano di un fucile a cui sei andato volontariamente vicino.





Nessuno dice che queste persone non siano degne di commemorazione ... si stà solo cercando di far capire alla gente che altre persone muoiono per qualsiasi cosa ma non vengono cag@te .



Gli incidenti sul lavoro sono un bellissimo esempio.. nel nostro paese la sicurezza è penosa ma, raro qualche piccolo servizio di disastri clamorosi, nessuno ne parla.. eppure quelle persone erano al lavoro per guadagnare 900 euro per poter dar da mangiare ai propri figli.



Chi intraprende la carriera militare sa benissimo a cosa potrebbe rischiare... se poi muoiono in guerra dovremmo stupirci ?



Non voglio passare per il menefreghista ma , come ho già postato precedentemente, mi spiace di più per il dolore che lasciano nel cuore dei loro parenti.
Franz
2009-09-18 06:29:45 UTC
Quello che ha scritto Ostica potrei condividerlo, soprattutto in riferimento alle ultime tre righe , se la società fosse leggermente migliore di come è .

Visto che si è toccato un certo tasto io trovo scandaloso che i militari verdi ( o blu) siano pagati la cifra che hai scritto quando vanno in "missione" e che le forze dell'ordine, che sono davvero in guerra anche in tempo di pace, che io sappia guadagnino lo stesso stipendio sia che operino a Palermo che a Rovigo , e sicuramente mai 5000 € (almeno i carabinieri e i questurini ) .

Con le forze dell'ordine sono abbastanza solidale , anche se anche lì c'è il bene e il male , c'è quello onesto e l'arrogante che dà fastidio alle persone (ci sarebbe molto da dire ma non mi spiego meglio perchè non è questa la sede) .

I funerali di stato a me non tangono, ma sono contrario anche io. Non capisco invece perchè non siano stati fatti alle vittime del nonnismo , del quali il ministero ( ma soprattutto coi ministri avvicendatisi nella prima Repubblica , quando Berlusconi non era in politica) ha sempre taciuto finchè ha potuto ? Quelli sì, non avevano scelto il servizio militare, che era di leva ( nè giusta , nè utile, e spesso dannosa) , non erano pagati , e sono morti o rimasti mutilati per quell'oscenità tragicomica della leva che è stato un capriccio dello stato per 144 anni. Tutto questo perchè non si vuole mettere in discussione un pezzo di carta scritto 60 anni fa da gente che non so neppure se fosse stata eletta.

Ottusità umana ! Scusate se forse ho sforato .
Leonardo P
2009-09-18 12:54:47 UTC
Morire in teatri di guerra è come morire in Italia sul lavoro di tutti i giorni....

il fatto non è la morte ma chi ha fatto morire i 6 Parà....cioè i talebani, che fa notizia più dei morti sul lavoro....molte occultate.....se fanno scalpore (spero cn tt il cuore) le morti sul lavoro forse quasi tt le aziende chiuderebbero per carenze in materia di sicurezza come i soldati che nn sn affatto protetti da nessun tipo di minaccia armata.....è una carenza dell'esercito nn avere mezzi x garantire sicurezza ai suoi soldati come l'Italia nn fa un ***** per evitare le morti sul lavoro.....
Jacqueline P
2009-09-18 05:53:42 UTC
La tua domanda è di grande etica morale, complimenti! Non aggiungo altro senonché la penso come te. Ciao
New One
2009-09-18 05:41:23 UTC
Ne stiamo parlando anche in R&S, non vi dico il putiferio, anzi guarda tu



https://answersrip.com/question/index?qid=20090918011901AAZSDH2&show=7#profile-info-XVuHstj1aa
SDV
2009-09-18 05:09:19 UTC
Mi fa male leggere la tua domanda...la trovo irrispettosa nei confronti dei defunti e dei loro cari. La morte esige sempre rispetto, al di là delle credenze politiche.

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Se leggi bene trovi che la mia risposta è generale e trasversale: di fronte alla morte TUTTI meritano rispetto, sia i morti della Thyssen che quelli in divisa.

Trovo questo tuo modo di ragionare troppo unilaterale e non facilita un dibattito costruttivo, ma solo polemica.

Tutti noi ci siamo indignati profondamente apprendendo della morte inumana degli operai della Thyssen, ciò non toglie un profondo cordoglio per i ragazzi che perdono la vita durante le missioni di pace.
?
2009-09-18 04:15:23 UTC
si, ok, si parte da qui per arrivare agli idioti che gridavano una, dieci, cento Nassiryah.

Non c'è da confrontare le due cose. Sono militari italiani, persone capaci di cui andare orgogliosi, sono morti, mi dispiace, e penso che si meritino i funerali di stato e il cordoglio di tutti, perchè facevano un lavoro egregio superiore al discutibile motivo per cui erano lì.

Lo scopo della missione è probabilmente sbagliato, ma i militari italiani svolgono compiti ingrati nel mondo lasciando ovunque un'ottima immagine e un ottimo lavoro fatto.



Basta di distruggere sempre tutto. Che pàlle. Vi tufano i 5000 al mese? Lavorate per guadagnarveli, invece di spandere frustrazione in giro per il web.
mirkomario
2009-09-18 04:08:47 UTC
si e chi pensa perchè ci vanno? forse perchè non possono fare l'agente autostradale? chi da da mangiare alla loro famiglia? siamo tutti pazzi che si fan saltare in aria gratis eh già...che gli altri militari delle altre nazioni son lì gratis...già già...
Ensonus
2009-09-18 05:20:04 UTC
Che dire, sono d'accordo con te.

E se quell' automobilista fosse stato un nostro militare???



Non aggiungo altro.
2009-09-18 05:32:04 UTC
Mmm....non mi sembra sinceramente il caso di paragonare le due cose...cosa dovrebbe significare che essendo soldati volontari se la cercavano, o la loro morte vale meno di altre?

Ha ragione Simo, da pensare questo a urlare "10, 100, 1000 Nassyria" non c'è molta differenza.
2009-09-18 05:32:38 UTC
Quella che tu chiami "democrazia armata" (quanti paroloni per persone che conoscono le cose solo tramite i capi rossi col megafono in mano) è in realtà l'atto di sacrificare la propria persona per portare cibo ai bimbi nudi in mezzo alle strade devastate dalle bombe.

E poi, mi spieghi che differenza c'è fra un operaio che lavora per portare il pane a casa e un militare che fa lo stesso?

I nostri militari NON ammazzano la gente (ma ovviamente questo non lo puoi sapere visto che non sei nel campo) bensì compiono lavori costruttivi di crescita laddove gli aiuti sono più utili che mai.

Tanti problemi per un fucile sulla spalla?

Anche la polizia va in giro armata ma ciò non implica il fatto che i poliziotti siano liberi di sparare all'impazzata sulla gente.

Ma perchè non riflettete ogni tanto?


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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